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Gli speciali di Focus Storia: Risorgimento

Gli speciali di Focus Storia: Risorgimento
Magazine

Ogni nazione ha bisogno del proprio mito fondatore, meglio se collocato nel passato remoto, dal quale le generazioni attuali possono trarre ispirazione e forza nei momenti difficili. Pensiamo che cosa significano le rivoluzioni francese o americana per i rispettivi popoli. Più un Paese è giovane, però, e questo è il caso dell’Italia unita, più questo mito fondatore si trova, per forza di cose, vicino nel tempo. Diventa quasi fatto di cronaca e dunque possibile oggetto d’interpretazioni discordanti e, a volte, di polemiche feroci. È forse questo il caso del nostro Risorgimento, mito fondatore nazionale italiano, che nel corso degli ultimi decenni è passato da oggetto di agiografie e celebrazioni spesso acritiche (complice anche la scuola) a parentesi storica che sarebbe meglio cancellare e rimuovere. E invece non è né l’una né l’altra cosa: è un periodo vivissimo e affascinante, che ha visto agire alcuni dei personaggi più significativi della storia della nostra penisola. Schierati dall’una e dall’altra parte delle barricate rivoluzionarie risorgimentali.


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Frequency: One time Publisher: Mondadori Scienza S.p.A. Edition: Gli speciali di Focus Storia: Risorgimento

OverDrive Magazine

  • Release date: October 18, 2013

Formats

OverDrive Magazine

Languages

Italian

Ogni nazione ha bisogno del proprio mito fondatore, meglio se collocato nel passato remoto, dal quale le generazioni attuali possono trarre ispirazione e forza nei momenti difficili. Pensiamo che cosa significano le rivoluzioni francese o americana per i rispettivi popoli. Più un Paese è giovane, però, e questo è il caso dell’Italia unita, più questo mito fondatore si trova, per forza di cose, vicino nel tempo. Diventa quasi fatto di cronaca e dunque possibile oggetto d’interpretazioni discordanti e, a volte, di polemiche feroci. È forse questo il caso del nostro Risorgimento, mito fondatore nazionale italiano, che nel corso degli ultimi decenni è passato da oggetto di agiografie e celebrazioni spesso acritiche (complice anche la scuola) a parentesi storica che sarebbe meglio cancellare e rimuovere. E invece non è né l’una né l’altra cosa: è un periodo vivissimo e affascinante, che ha visto agire alcuni dei personaggi più significativi della storia della nostra penisola. Schierati dall’una e dall’altra parte delle barricate rivoluzionarie risorgimentali.


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